Nastri adesivi in carta: La scelta intelligente per ridurre i costi CONAI e migliorare la sostenibilità

Introduzione: Perché parlare di nastri adesivi in carta nel 2025?

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Se gestisci un’azienda che utilizza nastri adesivi da imballaggio, è fondamentale essere informati sui cambiamenti normativi e sulle opportunità di risparmio. Dal 1° luglio 2025, il contributo CONAI sugli imballaggi in plastica subirà un ulteriore aumento, rendendo più costoso l’utilizzo dei tradizionali nastri adesivi in PP (polipropilene) o PVC.

Ma c’è una soluzione più economica ed ecologica: i nastri adesivi in carta.

In questo articolo, esploreremo:
✔️ Cos’è il CONAI e perché aumenta nel 2025
✔️ I vantaggi economici e ambientali dei nastri in carta
✔️ Come scegliere il nastro adesivo giusto per le tue esigenze
✔️ Strategie per ridurre i costi e migliorare la sostenibilità aziendale

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1. CONAI 2025: Cosa cambia per le aziende che usano nastri in plastica?

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Che cos’è il CONAI e come funziona?

Il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) è un ente che gestisce il recupero e il riciclo degli imballaggi in Italia. Le aziende che producono o importano imballaggi devono pagare un contributo ambientale, il cui costo varia in base al materiale utilizzato (plastica, carta, vetro, alluminio, ecc.).

Perché il contributo sulla plastica aumenta?

L’Unione Europea e il governo italiano stanno spingendo per:

  • Ridurre l’inquinamento da plastica monouso (direttiva SUP)

  • Incentivare materiali riciclabili e compostabili

  • Far pagare di più chi inquina di più (principio "chi inquina paga")

Di conseguenza, dal 1° luglio 2025, il contributo CONAI sugli imballaggi in plastica salirà, aumentando i costi per:

  • Nastri adesivi in PP/PVC

  • Film stretch

  • Sacchi e buste in plastica

Quanto costerà in più?

Sebbene le tariffe precise non siano ancora definitive, si stima un aumento del 10-20% rispetto alle attuali quotazioni. Per un’azienda che spende €5.000 l’anno in nastri adesivi, questo potrebbe significare €500-1.000 in più solo di contributi CONAI.

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2. Perché scegliere i nastri adesivi in carta?

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1. Risparmio sul CONAI e minori costi di smaltimento

I nastri in carta non sono soggetti allo stesso contributo CONAI della plastica, perché:

  • Sono riciclabili nella carta (senza costi aggiuntivi)

  • Alcuni modelli sono compostabili (se certificati OK Compost)

2. Miglioramento dell’immagine aziendale

I consumatori e le aziende B2B preferiscono sempre più fornitori sostenibili. Utilizzare nastri in carta:

  • Dimostra impegno ambientale

  • Può essere un vantaggio competitivo nelle gare d’appalto

  • È apprezzato dai clienti eco-conscious

3. Stesse prestazioni, minore impatto

Molti credono che i nastri in carta siano meno resistenti, ma oggi esistono soluzioni avanzate con:

  • Adesivo acrilico a forte tenuta (ideale per scatole di cartone)

  • Resistenza allo strappo migliorata

  • Opzioni personalizzabili (stampa logo, scritte, colori)

4. Conformità alle nuove Normative UE

La direttiva SUP (Single-Use Plastics) e il Green Deal Europeo penalizzeranno sempre più gli imballaggi in plastica. Passare alla carta oggi significa:

  • Evitare future sanzioni

  • Essere già allineati con le prossime leggi

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3. Come scegliere il nastro adesivo in carta giusto?

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Tipo di Nastro Miglior Utilizzo Vantaggi
Nastro in carta kraft Imballaggi leggeri, pacchi in cartone Riciclabile, resistente, aspetto naturale
Nastro in carta con rinforzo Pacchi pesanti, spedizioni internazionali Maggiore resistenza, ideale per logistica
Nastro stampabile Branding aziendale (logo, messaggi) Personalizzazione, marketing sostenibile
Nastro compostabile Aziende food, ecosostenibili Certificato OK Compost, biodegradabile al 100%

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Domande da farsi prima di scegliere:

🔹 Quanto peso deve reggere il nastro? (es: per scatole da 20 kg serve un rinforzo)
🔹 Deve essere stampabile? (per branding e riconoscibilità)
🔹 Serve una certificazione compostabile? (se lavori nel food o vuoi massima sostenibilità)

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4. Strategie per passare alla carta senza sforzi

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📌 Fase 1: Testare le alternative

  • Ordinare campioni gratuiti per verificare resistenza e adesività.

  • Fare un test di spedizione con nastri in carta per valutarne l’efficacia.

📌 Fase 2: Calcolare il risparmio

  • Confrontare costo attuale (nastro plastica + CONAI) vs. nastro carta.

  • Valutare se il minor contributo CONAI compensa eventuali differenze di prezzo.

📌 Fase 3: Formare il team

  • Spiegare ai dipendenti come usare i nuovi nastri (alcuni richiedono una leggera umidificazione per una migliore adesione).

  • Aggiornare le linee guida per il packaging.

📌 Fase 4: Comunicare il cambiamento

  • Aggiungere sui pacchi "Imballaggio 100% riciclabile".

  • Usare i social per condividere la scelta green.

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Conclusione: Agire ora per risparmiare domani

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L’aumento del CONAI del 2025 è un’ottima occasione per:


✔️ Ridurre i costi legati agli imballaggi in plastica.
✔️ Migliorare l’immagine aziendale con soluzioni sostenibili.
✔️ Anticipare future normative che renderanno la plastica sempre meno conveniente.

Se vuoi approfondire le migliori soluzioni in carta per la tua azienda, contattaci per una consulenza personalizzata!

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