Quali guanti da lavoro scegliere? Guida completa alla scelta dei giusti guanti da lavoro

Quando si tratta di scegliere i guanti da lavoro, è essenziale considerare non solo le caratteristiche dei vari materiali, ma anche le normative di riferimento e le sostanze con cui i guanti possono entrare in contatto. In questa guida, esploreremo tutti gli aspetti necessari per fare una scelta consapevole, tra cui la resistenza alle sostanze chimiche, le certificazioni di sicurezza e i livelli di protezione previsti dalle normative.

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1. Perché è importante scegliere i giusti guanti da lavoro

I guanti da lavoro sono fondamentali per la protezione delle mani da vari rischi, tra cui infortuni meccanici, contaminazioni chimiche, termiche, biologiche e da scosse elettriche. Una scelta errata può compromettere la sicurezza e la produttività sul lavoro. Pertanto, è cruciale selezionare i guanti adatti al tipo di attività e ai pericoli associati.

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2. Materiali dei guanti da lavoro: caratteristiche, vantaggi, svantaggi e resistenza alle sostanze

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  • Lattice

Il lattice è un materiale elastico e altamente sensibile al tatto. Viene spesso utilizzato per lavori leggeri, medici e in ambito alimentare, ma presenta alcune limitazioni.

Vantaggi:

  • Elevata elasticità
  • Ottima sensibilità tattile
  • Resistente a molti batteri e virus

Svantaggi:

  • Potenziale rischio di allergie (particolarmente in ambito sanitario)
  • Non resistente a solventi e prodotti chimici aggressivi

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Bassa resistenza
  • Alcalini: Bassa resistenza
  • Oli e grassi: Bassa resistenza
  • Solventi chimici: Bassa resistenza
  • Microbi: Alta resistenza (buona protezione contro batteri e virus)

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  • Nitrile

Il nitrile è una scelta molto popolare per i guanti industriali e medicali grazie alla sua resistenza chimica e meccanica.

Vantaggi:

  • Resistente ai prodotti chimici e agli oli
  • Non provoca allergie come il lattice
  • Alta resistenza a forature e abrasioni

Svantaggi:

  • Meno elastico rispetto al lattice
  • Non adatto a tutti i tipi di applicazioni ad alte temperature

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Alta resistenza
  • Alcalini: Alta resistenza
  • Oli e grassi: Alta resistenza
  • Solventi chimici: Alta resistenza
  • Microbi: Alta resistenza

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  • PVC (Policloruro di Vinile)

Il PVC è economico e resistente all’acqua, ma meno flessibile rispetto ad altri materiali.

Vantaggi:

  • Economico
  • Resistente a molti acidi e basi
  • Facile da pulire

Svantaggi:

  • Bassa resistenza a forature
  • Non adatto a lavori che richiedono alta sensibilità

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Alta resistenza
  • Alcalini: Alta resistenza
  • Oli e grassi: Bassa resistenza
  • Solventi chimici: Bassa resistenza
  • Microbi: Bassa resistenza

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  • Poliuretano

I guanti in poliuretano sono leggeri e offrono una buona resistenza all’abrasione. Sono ideali per lavori che richiedono destrezza.

Vantaggi:

  • Ottima sensibilità e comfort
  • Buona resistenza all'abrasione

Svantaggi:

  • Bassa resistenza ai solventi chimici
  • Meno durevoli rispetto ad altri materiali in ambienti ad alta usura

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Media resistenza
  • Alcalini: Media resistenza
  • Oli e grassi: Bassa resistenza
  • Solventi chimici: Bassa resistenza
  • Microbi: Media resistenza

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  • Vinile

Il vinile è un materiale economico, spesso utilizzato per guanti monouso in ambito alimentare o in ambienti che non richiedono una protezione elevata.

Vantaggi:

  • Economico
  • Facile da indossare
  • Adatto per protezione a basso rischio

Svantaggi:

  • Scarsa resistenza meccanica
  • Non adatto a lavori che richiedono protezione chimica o meccanica

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Bassa resistenza
  • Alcalini: Bassa resistenza
  • Oli e grassi: Bassa resistenza
  • Solventi chimici: Bassa resistenza
  • Microbi: Bassa resistenza

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  • Pelle

I guanti in pelle sono una scelta tradizionale per lavori che richiedono protezione contro abrasioni e calore.

Vantaggi:

  • Alta resistenza meccanica
  • Comfort e durata nel tempo

Svantaggi:

  • Non adatti a ambienti chimici
  • Non molto flessibili come materiali sintetici

Resistenza alle sostanze:

  • Acidi: Bassa resistenza
  • Alcalini: Bassa resistenza
  • Oli e grassi: Media resistenza
  • Solventi chimici: Bassa resistenza
  • Microbi: Media resistenza

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Qui di seguito è riportata una tabella riassuntiva con i diversi materiali e i relativi vantaggi e svantaggi.

 

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3. Normative di sicurezza dei guanti da lavoro: classificazione e livelli di protezione

I guanti da lavoro sono classificati secondo normative specifiche che valutano le loro prestazioni in relazione ai rischi che devono proteggere. Ecco le principali normative e i livelli di protezione associati.

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EN 420: Requisiti generali per i guanti da lavoro

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La norma EN 420 stabilisce i requisiti generali per i guanti di protezione, applicabili a tutti i guanti destinati a proteggere da rischi fisici, chimici o biologici. Essa si concentra su vari aspetti importanti per garantire la sicurezza e la qualità dei guanti, tra cui:

  • Materiale e costruzione: I guanti devono essere privi di difetti e realizzati con materiali sicuri e idonei.
  • Taglia e vestibilità: Devono adattarsi correttamente alla mano per garantire comfort e destrezza.
  • Marcatura: I guanti devono riportare il simbolo CE, l'identificazione del produttore, la dichiarazione di conformità, e le indicazioni sulla taglia.
  • Resistenza meccanica: I guanti devono resistere a abrasioni, tagli, strappi e perforazioni, e devono essere testati per garantire la loro efficacia contro questi rischi.
  • Test di sicurezza: Devono essere sottoposti a test per verificarne la qualità, la resistenza meccanica e l'assenza di sostanze pericolose o allergeniche.

La EN 420 fa parte della direttiva europea sui dispositivi di protezione individuale (DPI), assicurando che i guanti siano conformi agli standard di sicurezza europei.

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EN 421: Protezione contro le radiazioni ionizzanti e la contaminazione radioattiva

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Questa norma si applica ai guanti progettati per proteggere dalle radiazioni ionizzanti.

  • Classificazione: I guanti devono soddisfare i requisiti per prevenire la contaminazione radioattiva.
  • Livelli: I guanti sono testati per la resistenza alle radiazioni ionizzanti e devono rispettare valori di esposizione specifici.

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Idoneità al contatto con alimenti

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I guanti destinati a venire in contatto con alimenti devono essere testati per garantire che non rilasciano sostanze nocive.

  • Classificazione: Guanti certificati per l'uso in ambienti alimentari, conformi alla Direttiva CE 1935/2004.
  • Livelli: Devono garantire che il materiale non alteri la qualità degli alimenti o comporti rischi per la salute.

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EN 455: Guanti da lavoro monouso per uso medico

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La norma EN 455 riguarda i guanti medici monouso e stabilisce i requisiti di sicurezza e prestazione per garantire la protezione nei contesti sanitari. La norma è suddivisa in quattro parti:

  1. EN 455-1: Requisiti per la sicurezza fisica e meccanica, come la resistenza alla rottura e la qualità del materiale.
  2. EN 455-2: Prove di biocompatibilità, per garantire che i guanti non causino irritazioni o allergie alla pelle.
  3. EN 455-3: Test di contaminazione microbiologica, assicurando che i guanti siano sterili e non introducano microrganismi patogeni.
  4. EN 455-4: Durata e conservazione, stabilendo le modalità di stoccaggio e la durata di validità dei guanti.

I guanti conformi alla norma devono essere marcati CE e devono soddisfare rigorosi test di qualità. La norma garantisce che i guanti siano sicuri ed efficaci per proteggere sia il personale medico che i pazienti da rischi biologici e contaminazioni.

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EN 374: Protezione contro i rischi chimici e microbiologici

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La norma EN 374 è un insieme di requisiti tecnici e metodi di prova che definisce le caratteristiche dei guanti di protezione destinati a proteggere contro i rischi chimici e microbiologici. Questa norma è fondamentale per garantire che i guanti utilizzati in ambienti industriali, sanitari o di laboratorio siano in grado di offrire una protezione adeguata contro sostanze chimiche pericolose, virus, batteri e altri agenti biologici.

La norma EN 374 è suddivisa in diverse parti che trattano specifici aspetti della protezione, a seconda del tipo di rischio. Le principali parti della norma includono:

  • EN 374-1: Requisiti generali per i guanti di protezione contro i rischi chimici.
  • EN 374-2: Resistenza alla permeazione dei guanti contro i rischi chimici.
  • EN 374-3: Resistenza alla penetrazione dei guanti contro i rischi chimici.
  • EN 374-4: Resistenza alla penetrazione di micro-organismi.
  • EN 374-5: Guanti di protezione contro i rischi microbiologici — Protezione contro i virus.

Ogni parte della norma è progettata per affrontare aspetti specifici della protezione e garantire che i guanti siano efficaci contro i diversi tipi di pericoli. Di seguito, esploreremo in dettaglio ciascuna di queste sezioni e i relativi requisiti.

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1. EN 374-1: Requisiti Generali per i Guanti di Protezione Chimica

La EN 374-1 stabilisce i requisiti generali per i guanti di protezione contro i rischi chimici, con un focus su resistenza, durevolezza e prestazioni. I guanti protettivi devono essere progettati per proteggere gli utenti da sostanze chimiche pericolose, come solventi, acidi, basi, detergenti e altre sostanze tossiche. I guanti devono:

  • Essere resistenti a una serie di sostanze chimiche: La norma richiede che i guanti vengano testati per verificare la loro resistenza a diverse sostanze chimiche, assicurando che non permettano il passaggio della sostanza attraverso il materiale.
  • Offrire un adeguato livello di protezione: Devono essere progettati in modo tale da ridurre al minimo il rischio di esposizione agli agenti chimici durante l'uso.
  • Essere conformi ai criteri di comfort: I guanti devono essere comodi e permettere una buona destrezza, per facilitare l'esecuzione delle attività manuali senza compromettere la protezione.

Le lettere presenti sotto il pittogramma rappresentano le sostanze chimiche a cui il guanto è resistente. La lista delle lettere e delle relative sostanze è riportata qui di seguito.

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2. EN 374-2: Resistenza alla Permeazione

La EN 374-2 si concentra sulla resistenza alla permeazione dei guanti contro sostanze chimiche e biologiche. La permeazione è il passaggio di una sostanza chimica attraverso il materiale del guanto a livello molecolare, senza che si verifichi una rottura o una penetrazione visibile. La norma richiede che i guanti siano testati per garantire che nessuna sostanza chimica possa penetrare attraverso il materiale durante un'esposizione definita.

  • Test di permeazione: I guanti vengono esposti a varie sostanze chimiche (acidi, solventi, ecc.) e il tempo che impiega ogni sostanza a penetrare attraverso il materiale è misurato.
  • Risultati: I guanti che superano il test ricevono una valutazione numerica che rappresenta la loro capacità di resistenza alla permeazione. Maggiore è il punteggio, migliore è la protezione.

I guanti che soddisfano i requisiti della EN 374-2 sono idonei per applicazioni in cui è necessario ridurre al minimo il rischio di esposizione a sostanze chimiche o a materiali pericolosi attraverso permeazione.

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3. EN 374-3: Resistenza alla Penetrazione

La EN 374-3 riguarda la resistenza alla penetrazione dei guanti contro sostanze chimiche. La penetrazione si verifica quando una sostanza chimica passa attraverso difetti visibili, come fori o microfessure, nel guanto. Questo tipo di test è fondamentale per garantire che il guanto mantenga la sua integrità strutturale durante l'uso.

  • Test di penetrazione: I guanti vengono testati per verificare se presentano fori o microfessure durante l'esposizione a diverse sostanze chimiche. Questo è un test cruciale per determinare l’efficacia dei guanti nella protezione contro i pericoli chimici.
  • Sostanze testate: Vengono utilizzate diverse sostanze chimiche, a seconda del tipo di protezione richiesta (acidi, solventi, ecc.).

I guanti che superano il test della EN 374-3 sono considerati idonei per applicazioni che richiedono una protezione totale da sostanze chimiche pericolose e un'adeguata integrità del materiale.

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4. EN 374-4: Resistenza alla Penetrazione di Micro-organismi

La EN 374-4 riguarda la resistenza alla penetrazione di micro-organismi, come batteri, funghi, virus e altri agenti patogeni biologici. Questa parte della norma è fondamentale per garantire che i guanti possano proteggere contro i rischi biologici, particolarmente in ambienti sanitari o di laboratorio, dove il rischio di esposizione a patogeni è elevato.

  • Test di penetrazione microbica: I guanti sono esposti a micro-organismi patogeni e vengono testati per verificare che non vi sia alcuna penetrazione di batteri, funghi o altri patogeni attraverso il materiale.
  • Impiego: I guanti conformi alla EN 374-4 sono essenziali in ambienti in cui si gestiscono agenti biologici pericolosi, come ospedali, cliniche, laboratori di microbiologia e nell'industria alimentare.

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5. EN 374-5: Protezione Contro i Virus

La EN 374-5 estende la protezione contro i rischi microbiologici e si concentra specificamente sulla protezione contro i virus. I guanti devono essere testati per garantire che impediscano la trasmissione di virus pericolosi, come HIV, epatite B, epatite C e altri virus trasmessi tramite il contatto con fluidi corporei o superfici contaminate.

  • Test di resistenza virale: Vengono testati diversi virus per verificarne la capacità di penetrazione attraverso il materiale del guanto. I guanti devono impedire la contaminazione da virus, proteggendo così sia l’utente che il paziente.
  • Applicazioni: I guanti conformi alla EN 374-5 sono cruciali in ambienti sanitari, laboratori di virologia e in situazioni ad alto rischio di esposizione a virus patogeni.

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6. Marcatura dei Guanti EN 374

I guanti che soddisfano i requisiti della norma EN 374 devono essere marcati con il simbolo appropriato per indicare il tipo di protezione che offrono:

  • Simbolo di resistenza chimica (per EN 374-1): Un numero che rappresenta il livello di resistenza alla permeazione di varie sostanze chimiche.
  • Simbolo di resistenza microbiologica (per EN 374-4 e EN 374-5): Indica che il guanto offre protezione contro i micro-organismi e i virus.

La marcatura deve includere anche il numero dell'ente notificato che ha effettuato i test e la dichiarazione di conformità al regolamento europeo sui dispositivi di protezione individuale (DPI).

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Conclusioni

La norma EN 374 è fondamentale per garantire che i guanti di protezione siano adeguati a proteggere contro i rischi chimici e microbiologici. Le sue diverse parti stabiliscono rigorosi requisiti di resistenza alla permeazione e penetrazione, sia per sostanze chimiche che per micro-organismi e virus. I guanti che soddisfano questi requisiti sono essenziali in ambito sanitario, industriale e di laboratorio, dove è necessario garantire una protezione efficace contro pericoli che potrebbero compromettere la salute dell’utente o del paziente. La marcatura CE e la dichiarazione di conformità sono essenziali per assicurare che i guanti siano sicuri ed efficaci nell’uso previsto.

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EN 407: Protezione contro i rischi termici

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La norma EN 407 è una delle normative europee fondamentali per i guanti di protezione utilizzati in ambienti dove esiste il rischio di esposizione al calore e al fuoco. Questa norma stabilisce i requisiti di sicurezza e le modalità di test per garantire che i guanti offrano una protezione adeguata in situazioni in cui gli utenti potrebbero entrare in contatto con fonti di calore intenso, fiamme o altre condizioni termiche pericolose.

I guanti conformi alla EN 407 sono essenziali per una vasta gamma di applicazioni industriali e professionali, tra cui la saldatura, il lavoro con fiamme libere, e l’industria alimentare, dove la protezione contro il calore è cruciale per evitare scottature o lesioni da esposizione a temperature elevate.

La EN 407 prevede una serie di prove di laboratorio che vengono effettuate sui guanti per determinare la loro capacità di proteggere contro i rischi termici. Ogni guanto è testato per diversi aspetti, e il risultato del test determina il livello di prestazione per ciascun tipo di protezione termica. I test includono:

a) Comportamento al fuoco (0-4)

b) Resistenza al calore da contatto (0-4)

c) Resistenza al calore convettivo (0-4)

d) Resistenza al calore radiante (0-4)

e) Resistenza a piccoli spruzzi di metallo fuso (0-4)

f) Resistenza a grandi proiezioni di metallo fuso (0-4)

Note: "0" = il guanto non ha superato il test      -       "X" = il guanto non è stato provato

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EN 511: Protezione contro il freddo

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La norma EN 511 riguarda i guanti di protezione contro il freddo e stabilisce i requisiti e i metodi di test per garantire che i guanti offrano una protezione efficace contro il freddo da contatto e l'umidità, in ambienti in cui si lavora a basse temperature. La norma è suddivisa in tre principali aree di protezione:

a) Resistenza al freddo convettivo (0-4)

b) Resistenza al freddo da contatto (0-4)

c) Permeabilità all'acqua (0-1)

Note: "0" = il guanto non ha superato il test      -       "X" = il guanto non è stato provato

I guanti che soddisfano i requisiti della EN 511 sono marcati con il simbolo CE e con una classificazione che indica la loro resistenza al freddo e all'umidità.

Questa norma è particolarmente rilevante per ambienti di lavoro a basse temperature, come industria alimentare, logistica a freddo, lavori all'aperto in inverno, e laboratori frigoriferi, dove è necessario garantire che i guanti proteggano efficacemente contro il freddo e l'umidità.

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EN 388: Protezione contro i rischi meccanici

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La norma EN 388 è uno standard europeo che definisce i requisiti per i guanti di protezione contro i rischi meccanici. Si applica a tutti i guanti utilizzati per proteggere le mani da pericoli come abrasioni, tagli, strappi e perforazioni, comuni in molteplici settori, tra cui la lavorazione dei metalli, la logistica, l'edilizia e l'industria automobilistica.

Cosa copre la norma EN 388?

La norma EN 388 si concentra sulla valutazione delle prestazioni dei guanti in relazione a diversi tipi di rischi meccanici come:

  • Abrasioni: danni causati da sfregamenti contro superfici ruvide.
  • Tagli: danni causati da oggetti affilati, come lame o attrezzi.
  • Strappi: danni derivanti da forze di trazione.
  • Perforazioni: danni dovuti all'inserimento di oggetti appuntiti, come chiodi o pezzi di vetro.

La norma è suddivisa in diverse aree di protezione:

a) Resistenza all'abrasione (0-4)

b) Resistenza al taglio da lama (0-5)

c) Resistenza alla lacerazione (0-4)

d) Resistenza alla perforazione (0-4)

e) Resistenza al taglio da lama con TEST ISO (Forza Newton) (A-F)

f) Resistenza agli urti (P)

Note: "0" = il guanto non ha superato il test      -       "X" = il guanto non è stato provato

Se il test è superato viene aggiunta una "P", altrimenti non viene aggiunto nulla.

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EN 1149: Protezione contro le scariche elettrostatiche

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La norma EN 1149 si occupa di stabilire i requisiti di protezione contro le scariche elettrostatiche per indumenti da lavoro, in particolare per quelli destinati a proteggere i lavoratori in ambienti dove possono verificarsi rischi di incendi o esplosioni dovuti a cariche elettrostatiche accumulate. La norma EN 1149 è suddivisa in diverse parti, ognuna delle quali si concentra su un aspetto specifico della protezione antistatica. Ecco una panoramica delle varie sezioni della norma EN 1149:

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EN 1149-1: Resistenza superficiale

Questa parte della norma stabilisce il metodo di prova per determinare la resistenza superficiale del materiale. Essa misura quanto velocemente una carica elettrostatica accumulata sulla superficie del materiale venga dissipata. Un materiale con una resistenza superficiale bassa è preferibile in quanto consente una rapida dissipazione della carica statica. La resistenza viene misurata in ohm e i valori accettabili devono essere tali da garantire una protezione contro il rischio di incendi o esplosioni.

  • Obiettivo: Verificare che la superficie del materiale sia in grado di dissipare in modo efficace le cariche elettrostatiche accumulate.

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EN 1149-2: Resistenza a terra (Scarica attraverso il materiale)

La parte EN 1149-2 riguarda la resistenza elettrica attraverso il materiale, ossia quanto facilmente una carica statica venga trasferita dal materiale verso terra. La prova misura la resistenza elettrica tra due elettrodi applicati sulla superficie del materiale, determinando quanto efficacemente il materiale consente il passaggio dell'elettricità statica verso il suolo.

  • Obiettivo: Verificare la capacità del materiale di scaricare la carica verso la terra, evitando accumuli pericolosi.

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EN 1149-3: Potenziale di carica (Test di scarica in tempo)

La norma EN 1149-3 stabilisce il metodo di prova per misurare il tempo di scarica della carica elettrostatica da un materiale. Si tratta di un test che determina quanto velocemente un materiale, dopo aver accumulato una carica elettrostatica, è in grado di dissiparla completamente. L’indumento deve rispondere a specifici limiti di tempo per essere considerato sicuro.

  • Obiettivo: Garantire che il materiale disperda rapidamente la carica elettrostatica, riducendo il rischio di innescare scintille pericolose.

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EN 1149-4: Indumenti antistatici completi

Questa parte si concentra sugli indumenti completi che devono essere utilizzati per proteggere il corpo intero da scariche elettrostatiche. Essa prevede che l'indumento venga testato come un insieme, piuttosto che come singole parti del materiale. La protezione deve essere garantita su tutta la superficie del corpo, per evitare rischi di accumulo di cariche statiche pericolose.

  • Obiettivo: Garantire che l'intero indumento (come una tuta o un completo) offra una protezione antistatica efficace.

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EN 1149-5: Requisiti generali per l'abbigliamento protettivo antistatico

La EN 1149-5 stabilisce i requisiti generali per gli indumenti di protezione antistatica. In particolare, questa parte della norma non solo considera la protezione contro l’elettricità statica, ma definisce anche i criteri di progettazione, marcatura e performance per garantire che l’indumento offra una protezione completa. Ad esempio, specifica che gli indumenti devono essere progettati in modo da impedire l’accumulo di cariche elettrostatiche che potrebbero innescare un incendio o un'esplosione.

  • Obiettivo: Definire le caratteristiche generali degli indumenti protettivi che devono soddisfare i requisiti antistatici in un ambiente di lavoro pericoloso.

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Sintesi delle parti della norma EN 1149

  1. EN 1149-1: Resistenza superficiale al passaggio della carica.
  2. EN 1149-2: Resistenza alla scarica verso terra.
  3. EN 1149-3: Tempo di scarica del potenziale elettrostatico.
  4. EN 1149-4: Indumenti protettivi antistatici (test degli indumenti completi).
  5. EN 1149-5: Requisiti generali per la protezione antistatica nell’abbigliamento protettivo.

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Conclusioni

La EN 1149 fornisce un insieme di standard per garantire che i dispositivi di protezione individuale (DPI), come tute, guanti, camici e altri indumenti, riducano il rischio di incendi ed esplosioni causati da scariche elettrostatiche. Ogni parte della norma affronta una diversa modalità di protezione, dalla resistenza superficiale alla capacità di scaricare la carica, fino ai requisiti generali per l'intero abbigliamento protettivo, garantendo così una protezione completa per i lavoratori in ambienti a rischio.

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4. Conclusione: la scelta finale

Quando scegli i guanti da lavoro, è fondamentale prendere in considerazione la resistenza del materiale, le normative di sicurezza e le sostanze con cui entrerai in contatto. Verifica sempre le certificazioni e le etichette per garantire che i guanti siano adatti per l'uso previsto e rispondano agli standard di sicurezza richiesti.

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